Nel 1981 nacque la seconda Clinica Mobile con l’aiuto della Federazione Motociclistica Italiana, e forse ancor di più grazie all’umanità dell’Avv. Francesco Zerbi. Il Presidente si innamorò di quest’opera, fin dai primi momenti, dimostrando di avere compreso il significato di questo piccolo ospedale mobile: la Clinica Mobile. Il Presidente Zerbi ci salvò letteralmente nei momenti difficili, e quell’uomo ci affascinò non tanto perché ci aveva sostenuto, ma perché nacque un’affinità elettiva tra la nostra follia e la forma aristocratica del suo pensiero. In tanti momenti critici ci fece da padre e da paladino, e ci difese strenuamente in tante battaglie. Ora che è finito il tempo di combattere, siamo amici.
La seconda Clinica Mobile presentava delle dimensioni superiori alla precedente con la presenza contemporanea di due letti.
Il lavoro svolto nella Clinica Mobile 2 dal 1981 al 1987 aumentò sensibilmente rispetto agli anni iniziali. Furono superate le 3000 prestazioni annue ed il numero dei piloti infortunati, curati per stagione, arrivò a 300.
Nel 1982 durante la 200 Miglia di Imola, Graziano Rossi cadde alla curva Villeneuve il tratto di asfalto che precede la Tosa. Il medico rianimatore, “guardiano” di quel luogo, Carlo Cozza, con una pronta ed efficace rianimazione infuse il respiro al pilota e riattivò il cuore che si era tragicamente fermato: Graziano, trasportato alla Clinica Mobile ritornò alla vita … e a fare il padre di Valentino che, piccolissimo, in quel giorno stava con la mamma ai box.
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